Il Registro pubblico di Amministratori condominiali

Il registro pubblico di amministratori condominiali è stato più volte richiesto nelle dovute sedi di discussione, come efficace strumento per scoraggiare l’esercizio abusivo dell’attività.

Attraverso la sua istituzione presso il Ministero della Giustizia si possono rendere certe ed accertabili le competenze professionali dell’amministratore.

Il registro pubblico di amministratori condominiali dovrebbe contenere i dati anagrafici di ogni amministratore, il regime fiscale di cui si avvale,  il numero dei condomini amministrati, i riferimenti dell’Associazione di categoria o l’Ente presso i quali ha frequentato i corsi annuali di formazione e/o aggiornamento obbligatori (così come previsto dal Dm 140/2014), effettuati sia presso le relative sedi o avvalendosi delle piattaforme di e-learning, aventi ad oggetto evoluzioni giurisprudenziali oppure problematiche della quotidianità amministrativa.

I condòmini potrebbero scegliere il professionista in base ai requisti indicati nell’eventuale Registro,  in modo da rispecchiare meglio le loro esigenze.

Si potrebbe ipotizzare una riforma dell’art. 1129 c.c. laddove inserisca l’obbligo di fornire prova certificata dell’adeguamento agli obblighi di formazione e aggiornamento professionale, a pena di nullità della nomina di Amministratore.

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